Opere Oscar Mondadori
Opere
Maggiori Informazioni
  • Karel Thole (Bussum, 1914)

    Thole Karel

    Carolus Adrianus Maria Thole (in arte Karel Thole) nasce in una città a sud-est di Amsterdam. Karel segue la sua vocazione artistica e frequenta la facoltà di disegno presso il “Rijksmuseum” di Amsterdam. I suoi inizi sono indirizzati al campo pubblicitario e “cartellonistico”; i primi successi arrivano però dal mondo editoriale, nel dopoguerra. Oltre ad illustrare numerosi libri e periodici olandesi, Thole collabora in quel periodo con più di cinquanta editori differenti. Sono sue le illustrazioni per la versione olandese della sagra di Giovanni Guareschi “Don Camillo”. Pur essendo diventato un illustratore affermato, i limiti della scena editoriale olandese non permettono a Thole di esprimere il suo talento: si trasferisce così a Milano con la moglie Elizabeth, le tre figlie e il figlio Ernst nel 1958, periodo in cui il mercato era in grande espansione. Dopo aver collaborato con alcune case editrici, tra cui Rizzoli, ottiene il successo con Mondadori: Anita Klinz, il direttore artistico, gli affida le copertine della collana di fantascienza “I Romanzi di Urania”. “La verità è che Thole arrivò a Urania già completo, assemblato, con tutte le sue tecniche di lavoro perfezionate, i suoi colori calibrati, il suo gusto, la sua cultura pittorica, la sua fantasia formale già pienamente stabilizzate”. Disegna la sua prima copertina per il numero 233, “L’impossibile ritorno” di J.B. Dexter, pubblicato il 3 luglio 1960. I suoi tondi con bordo rosso hanno illustrato le storie fantastico surreali della collana per oltre trent’anni: i suoi erano disegni di fantascienza segnati da humor e sfumature horror, abilmente eseguiti grazie a una tecnica notevole e raffinata. Contemporaneamente, Karel Thole continua a lavorare per altri editori europei, tra cui la casa editrice Heine per la quale realizza le copertine della collana di genere horror “Vampyr”. Si dedica anche ai fumetti, realizzando copertine per la Edifumetto di Renzo Barbieri. Nel 1993 si trasferisce con la moglie a Cannobio, sul Lago Maggiore. Nonostante la progressiva perdita della vista, Thole non abbandona completamente la sua attività di illustratore, continuando a lavorare per alcune copertine – l’ultima per Urania è quella del numero 1330, “Picatrix la scala per l’inferno”, pubblicato l’1/03/1998, per alcuni libri, ed esponendo mostre personali. Karel Thole muore a Cannobio la notte del 26 marzo 2000. Thole aveva scelto l’illustrazione editoriale popolare come mezzo espressivo. Tuttavia le sue creazioni, nate per essere il richiamo emotivo alla vendita dell’industria culturale italiana ed europea, si sono affrancate presto dal testo di riferimento per divenire una sequenza di immagini significative per la rappresentazione dell’inquietudine psicologica e sociale di buona parte della seconda parte del Novecento occidentale.

X