Stefano Babini
(Lugo 1964)
Studente presso l’Istituto d’Arte per il Mosaico di Ravenna, inizia la sua attività nel mondo del fumetto come inchiostratore per alcune testate erotiche della Edifumetto.
Entra in contatto con Hugo Pratt e frequenta il suo studio in Svizzera. Nel 1993, approda alla casa editrice Sergio Bonelli e disegna la storia “Pendolare del tempo”, apparsa sul numero 10 della serie Zona X. Successivamente inizia a collaborare con “La Rivista Aeronautica” (collaborazione che continua tuttora) per la quale scrive e disegna vari episodi riguardanti la storia dell’aviazione dando vita ad un suo personaggio, l’aviatore Attilio Blasi. Realizza inoltre un racconto per il volume “Storie aeronautiche a fumetti” (Rivista aeronautica, 2002), dal titolo “Mediterraneo”.
Nel 1999 disegna per La Gazzetta dello Sport una storia con protagonista Marco Pantani, che pero non vedrà la luce. Nel 2001 crea con Giovanni Fanti “Stucchi e Nardi” in omaggio al film “Il vedovo” con Alberto Sordi e la strip “Mirna” per il settimanale femminile Donna Moderna.
Ha realizzato le chine per racconti di Nicolo Ammaniti disegnati da Davide Fabbri e sceneggiati da Daniele Brolli, poi raccolti nel volume “Fa un po’ male” (Einaudi Stile Libero, 2004).
Nel 2006 e entrato a far parte dello staff dei disegnatori di Diabolik prestando le sue matite al prologo e all’epilogo dell’avventura “Gli occhi della Pantera” (Il Grande Diabolik 1-2008).
Nello stesso anno, la rivista Uomo Vogue gli dedica un articolo a tutta pagina. Nel 2008 ha realizzato la cartolina dell’Avis con Diabolik come testimonial d’eccezione. All’attività di disegnatore affianca quella di grafico pubblicitario, pittore e insegnante di fumetto.
